sabato 25 dicembre 2010

Musica classica contaminata: sto per mixare il mio cd piano solo "Arrighini suona I Grandi Maestri della Classica"!!

Musica Classica Contaminata

caro amico,
Ti comunico che, dopo essere rientrato dal Brasile dove ho fatto un tour di concerti in piano solo per conto di Umbria Jazz in un'iniziativa denominata "Brasil Proximo-Top Italian Jazz", sto concedendomi alcuni giorni di meritato riposo natalizio, in attesa di rimettermi a lavorare il giorno 27 al mio nuovo disco.

Come forse saprai sono già in uscita col mio "Arrighini suona Verdi" in piano solo ed ospiti vari tra cui Mattia Cigalini al sax, Andrea Tofanelli alla tromba, Ilaria Biagini alla fisa/voce/flauto, Roberta Cingolani voce, sto aspettando con ansia che arrivino....

Ed ora sto per mixare anche "I Grandi Maestri della Classica" una carrellata di alcuni tra i più famosi temi della nostra grande tradizione classica. Chiaramente si tratta della stessa session in studio in piano solo e con gli stessi Cigalini e Tofanelli come ospiti.

Pianisti d'Italia tra jazz e classica

Tra i pianisti d'Italia non ricordo nessuno che abbia fatto un operazione multitematica del genere di contaminazione del jazz con la classica in un disco con tanti autori. Se mi sto sbagliando Ti pregherei di farmelo notare, perchè correrei subito a comprare quel disco, primo perche c'è sempre da imparare, secondo perchè cercherei-a quel punto- di fare un qualcosa di differente!!

Troverarai quindi vari colori all'interno del disco e tanti autori, da Bach a Mozart, da Albinoni a Satie passando per Ravel o Beethoven.......

Insomma, un vero e proprio tuffo nel passato per me, il risuonare temi della classica che ho studiato al Conservatorio con amore e passione.....

Un progetto perfino rischioso, per certi versi, perchè il proporre un repertorio di "Hits" è sempre più pericoloso che proporre un repertorio di sconosciuti!

Ti aspetto, dunque, su questo stesso canale per le news sull'argomento!

A presto

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

martedì 14 dicembre 2010

Reportage dal Brasile: i concerti fatti...e Domani suono per Lula!!!!


Italia-Brasile: Uno scambio culturale prestigioso tra 2 grandi nazioni

caro amico,

Ti scrivo dal Brasile dove sto facendo 5 concerti in piano solo tra Brasilia, Rio de Janeiro e San Paolo per un progetto di Umbria Jazz patrocinato anche da Umbria, Toscana Marche, Emilia e Liguria denominato "Brasil Proximo".

Sono molto entusiasta dell'accoglienza ricevuta e, devo dire, del successo che sto avendo con la mia "fusione della Classica e Lirica col jazz" che sta appassionando molto il pubblico brasiliano.

I 3 concerti in piano solo già fatti

Il primo concerto è stato a San Paolo nel prestigioso club "Bourbon Street", forse il più importante del Brasile, c'era tanta gente ed ero emozionatissimo.....

Poi ho suonato alla "Livraria Cultura" di Brasilia, da dove Ti sto scrivendo, per un doppio concerto; un posto pazzesco che credo di non aver mai visto di simili in tutto il mondo: un edificio enorme su più livelli dove ci sono enormi reparti di libri, sale cinema, sale teatro, auditorium, vendita cd e dvd, insomma un vero agglomerato di storia brasiliana che riguarda tutte le arti.

Ed ho avuto il tutto esaurito per entrambi i set con, nel secondo, una "standing ovation" finale, tutti in piedi ad applaudirmi, veramente una grande soddisfazione per me.

Ho suonato un pò tutto il mio repertorio: inizio con Puccini, poi Verdi, Chopin e Morricone, quindi chiusura con Vivaldi.

La sensazione è che i brasiliani non si aspettassero questa musica, all'inizio erano un pò stupiti poi, man mano, si entusiasmavano sempre di più ed io naturalmente con loro verso un finale scoppiettante.

Io credo che loro sia molto nazionalisti ed amino in particolar modo la loro musica, non che snobbino il resto, ma sono molto attaccati ai loro idiomi culturali. E forse è giusto così. Credo che anche noi dovremmo essere di più così.

Stavolta però, credo, hanno capito che la musica che stavo suonando-tutti motivi molto conosciuti al mondo intero, dai Notturni di Chopin alle 4 stagioni di Vivaldi, dal Va pensiero di Verdi al Nessun dorma di Puccini passando per C'era una volta in America di Morricone- rappresentava qualcosa di diverso.

Una specie di rispetto per la "nostra" grande Storia culturale che, ovviamente, è la più antica sia in senso melodico che armonico, quindi meritevole di attenzione.

Inoltre mi permetto, un pò presuntuosamente, di dire che una cosa del genere non è che si senta tutti i giorni, quindi devo dire successo assoluto in terra brasiliana, sono molto molto contento, a mille.

Il proseguo del tour: concerto per LULA!!

E da oggi mi aspettano ancora vari appuntamenti decisivi per il tour: stasera suonerò per una cena presidenziale con tutti i politici vicini a Lula e a Dilma-la Presidente entrante- in un ristorante dalle mille e una notte che sarà allestito a concerto nel dopo cena (mi toccherà mettermi lo "smoking"!!!!!).

Poi domattina il gran giorno, suonerò in piano solo direttamente per lui, il Presidente Lula, al Palazzo di Planalto a Brasilia!!! Mamma mia......

E infine, finito il concerto, subito in aeroporto verso Rio de Janeiro, dove suonerò la sera stessa nell'altro prestigioso Jazz Club brasiliano "Modern Sound", a pochi metri dal mare di Copacabana, mi dicono un "tempio" della musica in Brasile.

Insomma, veramente un'esperienza quanto mai elettrizzante ed eccitante in cui sto cercando di dare il meglio di me e che credo proprio mi conferirà qualche "gallone" in più sul fronte dell'esperienza internazionale di alto livello.

E la cosa che più mi fa piacere è che sto portando, nella mia musica, tanta Italia e tanti nostri grandi compositori. Non ce lo dobbiamo mai dimenticare che nella melodia ed armonia abbiamo inventato tutto noi e dovremo andarne sempre fieri!!!!

Forza Brasile e forza Italia, grandi nazioni e grandi sentimenti.........

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"......

ps un ultima, ma non ultima nota, sul benessere che da sempre provo quando sto con questa gente, sempre solare, senza schermature, sono così come li vedi e poi calorosi come allo stadio, una "saudade" permanente....Brasil I LOVE YOU!!!!!!!

giovedì 2 dicembre 2010

Umbria Jazz in Brasile dal 9 al 16 dicembre col M°Arrighini che suona per Lula!!!!

Umbria Jazz torna in Brasile per un'iniziativa denominata "Brasil Proximo" capitanata dalla regione Umbria insieme a Toscana, Marche ed Emilia e in cui suonerò in piano solo dal 9 al 16 dicembre a Brasilia, Rio de Janeiro e San Paolo per "Top Italian Jazz".

Puoi immaginare che gioia per questa convocazione, tra l'altro dell'ultimo minuto in quanto la delibera della manifestazione è avvenuta solo a fine novembre.

E pensa, rappresenterò l'Italia davanti al presidente Lula, da sempre mio beniamino!!

Suonare in un simile contesto politico in piano solo mi fa un pò gelare il sangue, sicuramente sarò emozionatissimo, quindi tutto sommato è meglio non pensarci.....

Sono comunque onoratissimo di essere stato scelto per un occasione così importante e ce la metterò tutta per far fare la migliore figura alla mia musica ma soprattutto all'Italia.

Ed infatti suonerò la musica classica e lirica italiana che ho riarrangiato e contaminato con il Jazz negli ultimi anni: "Puccini jazz", "Vivaldi jazz le 4 stagioni" ed "Arrighini suona Verdi", il mio ultimo lavoro discografico, che si lega al 150enario dell'Unità d'Italia del 2011.

Avevo già portato in giro per il mondo queste mie rivisitazioni, in Giappone, Svezia, Inghilterra, Turchia, Olanda, Francia, Svizzera, ma mai in Brasile. Ho suonato 2 volte a San Paolo ed Ouro Preto, anche in piano solo, ma non con la mia rivisitazione della Classica e lirica col Jazz

Noi italiani amiamo molto il Brasile, c'è poco da fare, siamo veramente "cugini" di sangue, ci capiamo al primo sguardo e ogni volta che vengo via di là mi assale una roba dentro.....

Chissà stavolta come andrà, sono molto curioso di capire come sarò accolto e come sarà accolta la mia musica, anche se so bene, per esperienza, che i brasiliani sono molto nazionalisti....

Ma io ho in serbo una grande sorpresa!!!

Tra pochi gg sintonizzati su questo stesso canale, Ti racconterò come si evolve la cosa e, magari, qualche info in più sulla logistica, orari e roba varia.

ALE'!!!!!!!!!


Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

sabato 27 novembre 2010

Oggi, l'unica cosa della Musica che mi interessa è la trasversalità, unire i generi e creare una specie di "Iphone" in musica".....

Caro amico,

sto per uscire con un progetto veramente unico nel suo genere cui seguirà il CD relativo.

Si tratta di una delle mie rivisitazioni della musica classica, operazione che da qualche anno sto portando avanti con successo.

Stavolta però ci sono importanti novità che riguardano il suono che sto cercando e la formazione che ho scelto.

Riguardo al repertorio è semplice, uscirò con una serie di "hits" della classica, dal "Bolero" di Ravel alla "Marcia turca" di Mozart, dall'"Adagio" di Albinoni al "Chiaro di luna" di Beethoven e via dicendo.

Tutti motivi famosissimi per far sì che l'uditore possa ritrovarsi una melodia conosciuta ed apprezzare-se così sarà- l'eventuale arrangiamento.

Eh sì, perchè è proprio sul versante arrangiamento la grande novità che mi riguarda......

IL JAZZ CONTEMPORANEO

Oggi da alcune persone sono conosciuto come "il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz", etichetta che mi sta ormai abbastanza stretta, non perchè io non abbia realmente fatto qualcosa (3 progetti e 4 dischi) per fonderla, ma perchè la parola jazz oggi a mio parere non esiste più.

Cos'è il Jazz oggi, in fondo? Improvvisazione? Improvvisava già Bach. Libertà? Era molto più libero Oscar Peterson (e infatti gli spettatori si divertivano pure, ai suoi concerti!) di alcuni pianisti moderni prigionieri di dover "inventare" o "proseguire" un linguaggio di cui ormai la Storia del Jazz ci ha già lasciato tanto, forse troppo. Sembrano quasi dei musicisti Classici...

Oggi è venuto il momento di unire, questa è a mio parere l'unica cosa che un jazzista moderno può fare, perchè altrimenti ci si incancrenisce in una ricerca cervellotica e sterile, dove la melodia non esiste più e dove l'ego dei solisti prevale sul linguaggio Universale.

I jazzisti di oggi se ne sbattono di comunicare, se la capiscono da soli e questo gli basta...bene, però non lamentiamoci poi se escono le star del pop (anche strumentali....)

La gente ha voglia di buona musica e di cultura, purchè questa non diventi un "trituracervello" quando non riusciamo ad arrivare alla fine del mese e alla sera siamo stanchi. Non vuoi arrivare alla gente, e vuoi suonare solo per 4 gatti che ti ascoltano? benissimo...

Ma allora non sopporto più nemmeno di vedere migliaia di commenti su coloro che si vendono alla massa con musiche semplici.....

Voglio dire, io non ce l'ho con Ramazzotti o Ligabue perchè riempiono gli stadi e fanno soldi a palate, molti più di me! non me ne frega nulla, io non mi cambierei con loro, non mi sentirei a fare quelle cose. Io voglio fare la mia musica.

La sensazione è che quando parli male di qualcuno (e gli fai un gran favore, tra l'altro!) è perchè una parte di te vorrebbe essere al suo posto....

E allora ammettiamolo, abbiamo triturato i santissimi al popolo con tutti quei fraseggi incomprensibili al 90% della popolazione mondiale! Cerchiamo quindi, questa lingua del Jazz di renderla un poco più comprensibile.

Oggi dobbiamo unire non dividere.

Il Jazz oggi è un linguaggio, una parte della musica, non "LA" musica, non mi stancherò mai di ripeterlo.....

IL JAZZ FUSO CON L'ELETTRONICA: COME UNIRE I GENERI

In mille modi possibili, oggi abbiamo tutto, tutte le sonorità possibili ed immaginabili.
Basta fare musica come 40 anni fa, non ne possiamo più.....I jazzisti continuano a fare come i musicisti Classici o i cantanti Lirici, ormai non c'è più differenza. Continuano a replicare.

Basta scimmiottare il trio di Jarrett, non lo farai mai come lui...Piuttosto fai un trio alla Jarrett e infilaci dentro una bella giapponesina che suona il Koto......arricchisci quel suono!Certo che bisogna rifarsi al passato, ma cercare di innovare, con gli strumenti di oggi.

Io sto facendo una ricerca con l'elettronica. Sto provando a vedere se si può fare musica usando sonorità che non sono standard del jazz, ma di altri generi musicali.

L'elettronica è andata avanti negli anni. Oggi, nel pop, abbiamo sonorità pazzesche che arrivano da ogni parte del mondo e che possono arricchirci. E allora perchè continuare ad evitarle?
Uniamole col jazz......linguaggio universale!!

Allo stesso tempo dico: Perchè nel pop non si rendono conto che la discografia è finita, che è l'ora di dire basta ai talent show, tutti uguali, e dare una strizzatina d'occhio alla cultura?

Potrei proseguire in senso politico: non pensi sia l'ora di dire basta ai "generi" ed unire tutta la musica a dispetto della mafia di destra e di sinistra che nei secoli si è accaparrata quella fetta di pubblico e di cultura?

La trasversalità è l'unica cosa che mi interessa, oggi. Di sentire il 4etto o 5etto jazz oggi non ne posso più, perdonatemi......

giovedì 25 novembre 2010

Musica Classica rivisitata in chiave moderna, da oggi si può!!!

Musica Classica rivisitata in chiave moderna, da oggi si può!!

Da oggi, finalmente, si può rivisitare la musica classica in qualsivoglia modo, purchè con eleganza e con gusto, e pescando da qualsivoglia genere.

Ormai, alle frontiere del 3°millennio, basta parlare di generi musicali, ormai l'hanno capito tutti che questo va a vantaggio solo di coloro che di musica ne parlano e basta.

La verità è che la musica è di per sè una contaminazione nè più nè meno della cultura popolare....
Mi spiego, ogni popolo ha la sua cultura e questo è ovvio, ma la sua cultura non può e non deve prescindere da ciò che quel popolo ha passato.

Sarebbe come dire che la "pizzica" (credo si chiami così) napoletana, che è quella stornellata un pò stonata di chiaro stile arabo che hanno certi canti è sbagliata.....non è forse questa una contaminazione di culture? Allora un napoletano cosa dovrebbe fare, non farlo perchè deriva dall'oriente? Non diciamo fesserie.....

La rivisitazione oggi con internet è quasi d'obbligo

Oggi infatti abbiamo internet, lo strumento più democratico del mondo, se lo sai usare, e che ti può veicolare tutte le informazioni del mondo a velocità incredibile.

E questa è già una cultura incrociata a mio avviso.....

Altrimenti come si spiega che 20 anni fa i giovani di 20 anni (come me) manco sapevano cos'era il Jazz e se lo sapevano non avevano idea di come studiarlo (io me ne sono andato in America xchè qui era un piangere)?

La riprova ne è il fatto che 20 anni fa per trovare un jazzista dovevi aspettare che i capelli ingrigissero, mentre oggi quasi tutti i musicisti 20enni sono jazzisti. Come mai?

Perchè oggi trovano tutto, trascrizioni, dischi, metodi, video, esempi, scuole, tutto sull'iphone!
Basta un pò di talento ed il gioco è fatto, 3-4 anni di strumento classico e 10 di jazz ed ecco a 25 anni un ottimo jazzista.

E non è forse questa contaminazione di culture? Quindi, se oggi tutto è a portata di mano e la cultura del mondo è praticamente incrociata con informazioni continue, la musica non può che essere una rivisitazione continua, un unione di culture musicali.

Chiaro che la base deve essere vera del territorio, quindi i "nostri grandi maestri" della classica, che ci hanno lasciato delle melodie immortali come standards europei devono poter essere rivisitati in mille modi, partendo dal Jazz per arrivare al più diametralmente opposto stile musicale.

Spazio dunque alle rivisitazioni e contaminazioni, io sono di sicuro con Te!!!!

Ciao

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

mercoledì 24 novembre 2010

Ancora pochi gg ed uscirà il mio ultimo CD "Arrighini suona Verdi"!!!!

caro amico,

tra pochi gg uscirà il mio prossimo CD dal titolo "Arrighini suona Verdi", un omaggio al grande compositore di Busseto e che si lega in modo particolare al 150enario dell'Unità d'Italia del 2011.

E'per me un disco importante, uno dei tanti crocevia che ho affrontato nella mia carriera musicale e uno dei tanti che (spero) affronterò.

Momenti in cui sto cercando qualcosa, che magari nemmeno io so di preciso cosa, ma che una vocina dentro di me sente e deve seguire......

Rivisitazione della grande Lirica e dell'Opera in Jazz

Un operazione che già avevo iniziato con "Puccini Jazz"nel 2008 facendo il duplice progetto, piano solo e trio con orchestra d'archi (i Solisti di Perugia) e prodotti rispettivamente dalla Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago e da Umbria Jazz.

Io sono amante della Lirica, mio padre era un grande conoscitore dei grandi melodrammi nostrani, soprattutti le Opere di Verdi e Puccini, di quelle sapeva tutto nei minimi dettagli.

E credo di avere quindi nei geni la passione per questa forma d'arte e di espressività tipica italiana, pensare che alcuni dicono di me che sono in certi momenti un pò drammatico......

Rivisitare la Lirica in Jazz è cosa non da poco, il rischio di fare un lavoro che lascia il tempo che trova è altissimo, credo che la passione sia fondamentale per evitare il flop....come dice un mio caro amico, "la passione fa sempre la differenza".....

Comunque rivisitare Verdi è sicuramente più difficile di rivisitare Puccini, gli addetti ai lavori sanno bene quanto ci sia già di Jazz nell'armonia pucciniana, molto più che in Verdi, dove il movimento tonica-dominante è alla base di molte sue composizioni.

A me l'arduo compito quindi di sperare di aver fatto un buon lavoro e, soprattutto, nel modo più fluido e naturale possibile.

Sarò mia cura farTi sapere appena ci saranno novità sull'uscita del CD, prevista, all'incirca, per la prima decina di dicembre.

A presto,

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

martedì 16 novembre 2010

caro amico,

sono appena tornato dal jazz club "Art Blackey" di Busto Arsizio (VA), dove ieri sera ho suonato assieme al mio "Young Trio" ( Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Emiliano Barrella alla batteria) e con cui abbiamo eseguito una carrellata degli autori che ho riarrangiato negli ultimi anni, ossia Vivaldi, Puccini, Chopin e Verdi.

C'era un bel pò di gente curiosa di assistere alla mia "fusione" e che alla fine è rimasta molto soddisfatta della nostra esibizione.

Il promoter Claudio Rolandi e il "boss" Achille Castelli, anch'essi molto contenti, ci hanno accolto con grande calore e simpatia.

Abbiamo cenato insieme e grazie alla verve di Achille ci siamo rilassati al massimo e questo ci ha permesso di arrivare sul palco carichi e vogliosi di regalare a quella gente così simpatica il meglio di noi.

E così è stato, a mio parere, il concerto di ieri sera: caloroso, generoso e solare, forse il migliore da quando suoniamo insieme, ossia da circa 2 anni.

Ormai lo "Young Trio" è maturo e pronto per esperienze importanti anche a livello discografico ed internazionale. Spero che capitino molto presto tante altre occasioni per far musica insieme perchè credetemi, questi due giovani stanno suonando veramente in modo straordinario e permettono anche a me di rendere al meglio.

Inoltre si è creato ormai sul palco un feeling pazzesco, era da tempo che cercavo un trio con cui essere così complice nella musica. Chissà, chi vivrà vedrà......


A presto,


Riccardo Arrighini,

"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"..............

domenica 31 ottobre 2010

Stasera ti racconto la mia session in studio con Mattia Cigaliani, Andrea Tofanelli, Ugo Bongianni...."VERDI IN JAZZ" e i "GRANDI MAESTRI"!!!

Stasera voglio scrivere qualche riga sull'esperienza straordinaria che ho appena fatto, ossia la registrazione di ben 2 dischi a mio nome: "Verdi in Jazz" e "Arrighini suona i Grandi Maestri della Classica".

Dischi registrati presso lo studio "Spazi Sonori" di Alessio Barbieri a Livorno e che ha visto protagonisti, come ospiti, Andrea Tofanelli alla tromba, Ugo Bongianni alle tastiere e Mattia Cigalini al sax. Tra due gg rientreremo in studio per ultimare le sovraincisioni con Ilaria Biagini alla fisarmonica, flauto, sax e voce solista.

Non posso nascondere la mia gioia per il risultato sonoro che pian piano si è venuto a verificare, grazie soprattutto all'apporto dei grandi ospiti che ho avuto che mi hanno sostenuto e consigliato varianti geniali, oltre ovviamente (per una volta sarò immodesto...) alle mie idee estemporanee che mi uscivano di getto come raramente mi è successo.

Insomma 3 giorni magici, anche e soprattutto per la magia che c'era in studio e per il relax che si è venuto a creare tra noi. E c'è un particolare che mi colpisce ogni volta e lo voglio sottolineare perchè altri musicisti, magari poco esperti, ne tengano di conto:

Quando eravamo tutti isieme fuori dallo studio, vuoi per un caffè o per una cena piuttosto che una sigaretta, parlavamo di tutto tranne che di musica; tantomeno di musicisti e tantomeno di critiche ai musicisti....Ebbene, quando succede questo vuol dire che i musicisti coinvolti pensano solo a lavorare e a dare alla musica ed evitano di perdersi in inutili chiacchiere da bar.

Succede, in una parola, ai musicisti sereni.

Ed è questo che spero che esca da questa produzione: gioia, voglia di fare musica in modo spontaneo e totale, senza porsi nessun tipo di limitazione nè stilistica nè di paura di sbagliare, quindi votata al rischio ed al....BOH? della musica, ossia quando si tenta, si va a naso, ad istinto, quando finisci una take e non ti ricordi una nota di quelle che hai suonato, quando ti riascolti e dici: ma ero io quello lì??

Voglio quindi spendere una parola per ognuno dei presenti (l'ordine è casuale):

Il fonico Alessio Barbieri, ormai un fratello e compagno di avventure e di strategie, ormai incido da lui tutti i miei dischi, mai un problema, sentirai che suoni e che qualità.....inoltre sincero e spontaneo come sempre, da bravo livornesaccio qual'è (ma si sa, i livornesi son 'boni e di core.....).

Andrea Tofanelli, mio conterraneo con cui ci siamo ritrovati dopo anni di strade ed esperienze separate; mai sentita una tromba con tanto cuore italiano nel suono, appena fa una nota mi trafigge lo stomaco, è pazzesco....e poi generosissimo, veramente da volergli bene, e in questo mondo non è facile e se tutti lo stimano un motivo c'è sempre, il suo successo è meritatissimo. Alcuni dei brani con lui sono, a mio parere, da svenire.....

Ugo Bongianni, ha presenziato al primo giorno di registrazione "guidando" tutte le sonorità dei 2 cd e suggerendomi sempre cose innovative ed eleganti al tempo stesso. Con lui lo svolgersi della sessione ha preso subito un'accelerata notevole ed ha dato inputs notevoli a tutti per la modernità del progetto. Inoltre ( a me che sì, sarò anche solare, ma come sono agitato e adrenalinico....) riesce sempre ad infondermi una sorta di relax che non si può comprare neanche con Mastercard....

Mattia Cigalini, un marziano assoluto. Perchè? Perchè suona come un marziano e parla come un uomo di settant'anni, saggio da far paura. A volte lo guardo e dico: questo non è umano...stare con lui che potrebbe essere mio figlio è come stare con un fratello e poi, dai retta, se ti capita di parlare con lui ascoltalo, ne vale la pena, chissà che tu non impari qualcosa che cercavi da tempo....

Michele Righini, il "mio" bravissimo videoperatore che da un pò di tempo segue e filma tutti i miei concerti, costretto a riprendere il backstage di tutti e 3 giorni in piedi....il tutto sempre con la sua flemma e sorriso sulle labbra di chi è sempre contento, mi fa allegria e compagnia.

Ed Ilaria Biagini, fantastica polistrumentista che aspettiamo con ansia tra 2 giorni che sovrainciderà sulle tracce da noi preparate; con lei so già che non ci sarà nessun problema perchè conosco la sua professionalità e carattere, già testati in un anno di concerti assieme. Di lei racconterò dopo la session.

E' probabile che questo post ti apparirà un pò zuccheroso ma, credimi, sono stati talmente generosi con me e colla mia musica che il minimo che potessi fare era ripagarli con qualcosa di sentito come le mie parole di stasera che voglio condividere col popolo di internet che avrà la pazienza e voglia di leggerle.

Spero inoltre con la mia di aver trasmesso l'energia che è corsa attraverso lo studio e di averti fatto immaginare quello che potrebbe essere il risultato sonoro. Risultato che spero ardentemente avrai la possibilità di ascoltare: farò il possibile per divulgarlo al meglio delle nostre possibilità.

A presto, dunque, Ti aspetto per aggiornarti sul mixaggio e proseguo dell'operazione.
Ciao!!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

sabato 23 ottobre 2010

Il M°Arrighini ieri in concerto per la Radio Svizzera...

Appena tornato da Lugano, dopo la diretta in piano solo per RS1...

Ieri, venerdì 22 ottobre ho suonato a Lugano per la Radio Svizzera ospite di Sergio Albertoni, conduttore di RS1.

Il quale, sin dalle prime battute, si è dimostrato accogliente e gentile, il che non guasta mai, su questo posso metterci la firma!

Dopo un giro sulla passeggiata dello splendido lago di Lugano, e dopo un pranzo frettoloso, sono andato in Radio, all'aapuntamento con Albertoni ed un fantastico Steinway a gran coda, veramente una meraviglia di pianoforte.

Attenzione, di Steinway ne ho suonati vermente tanti, solo che non tutti sono così: io li riconosco subito al primo tocco....come ho detto a Sergio, è questione di chimica.....un pianoforte o lo senti o non te lo senti addosso o, se preferisci, nelle mani.

A me a volte capita che tocco il piano e subito avverto una sensazione da....pantofole!!! e così è stato ieri.

Il concerto in piano solo

Ed è quindi con enorme piacere che ho suonato per tutta la diretta, un'ora esatta tra concerto ed intervista, e nella quale ho suonato un pò tutto il mio repertorio di fusione della Classica e Lirica con il Jazz.

Ho iniziato con Puccini, poi Vivaldi, poi Chopin, un medley di alcuni brani famosi, il tutto inframezzato dall'intervista di Sergio, preparatissimo ed estremamente professionale, perfetto nel ritmo e nell'incalzrmi con domande intelligenti, classico di chi sa la materia.

Dopo un breve notiziario ho ripreso subito con Satie e Morricone, che fanno parte dei miei prossimi lavori (quindi un anteprima assoluta!) e poi Verdi con "Aida-Marcia trionfale"
per finire con uno standard, "there will never be another you" in classica chiusura da jazzista.....

Veramente una bella esperienza sia umana che professionale, il tutto nella più totale calma e relax di questo confortevole studio di RS1, la Radio Svizzera di Lugano, eccetto ovviamente il concerto in piano solo, nel quale credo di essermi lasciato andare a momenti piuttosto passionali....

Grazie quindi di nuovo all'amico Sergio Albertoni che con la sua cultura e savoir faire ha saputo farmi sentire uno di loro ed a casa mia.

A presto,

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

sabato 16 ottobre 2010

Arrighini in concerto in diretta per la Radio Svizzera con "Chopin in jazz" venerdì 22 ottobre ore 15.30!!!!

Diretta radiofonica col M° Riccardo Arrighini

Diretta nazionale venerdì prossimo 22 ottobre alle ore 15.30 negli studi della Radio Svizzera di Lugano per il mio concerto in piano solo "Chopin in Jazz".

Sono felicissimo di poter ripetere l'esperienza fatta lo scorso marzo quando avevo suonato a Roma, sempre in piano solo, negli studi di Radio 3 per il seguitissimo programma "La stanza della musica".

Suonare in Radio è un emozione del tutto particolare: non quella dello studio di registrazione, dove sei solo con te stesso e la musica ( e sai che questa rimane...). Non come nel "live" dove hai il contatto diretto col pubblico....

E' un pò tutt'e due le cose!! Sei li'solo come in studio ma sai che ti stanno ascoltando.....

Probabilmente il futuro tecnologico ci riserverà sempre di più questo tipo di esperienze: l'uso dello "streaming" infatti consentirà sempre di più di poter effettuare un concerto "live" su internet stando magari a casa nel tuo studio. Io, personalmente, non vedo l'ora, ammesso di essere ancora vivo e vegeto......

"CHOPIN IN JAZZ"

Tornando alla musica proporrò il mio "Chopin in jazz" in piano solo, con cui quest'anno ho già suonato in varie occasioni in Italia e all'estero. Amo moltissimo questo repertorio, forse dei lavori fatti fino ad adessso è quello che mi ha coinvolto di più e dove ho ancora tante cose da dire, e che non accenna ad annoiarmi.

E so anche che me lo porterò dietro ancora per molto tempo-anche se col normale calo fisiologico del dopo anniversario-primo perchè Chopin è Chopin e poi perchè voglio continuare a studiarlo e migliorarlo nel tempo.

Chissà che prima o poi non decida anche per registrarlo nuovamente, magari proprio un cd "Live".......

Vi terrò aggiornati, dunque, su tutto e Vi farò un promemoria per ricordarTi di sintonizzarTi!!!!

ciao, a presto

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

martedì 12 ottobre 2010

Prenota già da adesso il mio prossimo disco "Arrighini suona i Grandi Marstri della Classica"...potrai averlo a prezzo speciale!!!!

Tra poco più di 15 giorni entrerò in studio per registrare un disco a cui tengo in modo particolare, ovviamente sulla "mia" fusione della Classica e Lirica con il Jazz.

Un disco importante che segna l'ennesimo crocevia della mia carriera e nel quale ho fatto delle scelte ben precise, sia dal punto di vista artistico che di mercato.

E credo che nella vita l'importante sia scegliere e, soprattutto, agire......questo secondo me fa veramente la differenza.

Eh sì, perchè se scegli e fai puoi anche fare una ciambella senza buco ma questo non è un fallimento, anzi, è una tappa del percorso riuscita male e che ti permetterà di fare meglio in futuro.

E se per combinazione va bene? Semplice, sarai fiero di aver agito.......senza contare tutti i rimpianti di non aver agito se non scegli......

In ogni caso il lavoro in questione ha un titolo che dice molto sul contenuto: "Arrighini suona i Grandi Maestri della Classica" in piano solo, dove ci saranno tutti i più grandi autori di Classica che tutti conoscono:

"Bach, Beethoven, Tchaikovsky, Satie, Ravel, Mozart"............insomma chi più ne ha più ne metta!!

I dischi usciranno il 20 novembre, giusto in tempo per la prevendita natalizia con cui si potranno acquistare a prezzo speciale prenotandolo presso i miei contatti (cui sarà spedito comodamente a casa), su Internet o direttamente ai miei concerti.

Via via che mi avvicino alla registrazione darò anche qualche ragguaglio sul contenuto del disco che per ora è riservato, chissà che non mi sbilanci anche sui titoli.....

Ti aspetto, lascia un commento al mio post, te ne sarò grato!

A presto

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e lirica con il Jazz"...........

giovedì 16 settembre 2010

Ma lo sapete che ultimamente l'Universo mi sta inviando dei segnali dall'estero? che sia un UFO??

ma lo sapete che ultimamente l'Universo mi sta inviando dei segnali dall'estero?

Sì, avete capito bene, l'Universo......dall'estero....
Scusate, adesso Vi spiego:

Da qualche tempo a questa parte mi stanno richiedendo alcuni concerti all'estero, per l'anno 2011, ed in posti particolarmente invitanti....

Ovviamente a me fa molto piacere, segno che ho seminato bene in questi anni, sono molto orgoglioso della "nicchia" che mi sono faticosamente ritagliato e che perseguo dal 2007.

Già, la "fusione della Classica e lirica con il jazz" mi ha portato ad elaborare ben 4 progetti, di cui ben 3 già su disco di 3 autori diversi: "Puccini jazz", "Vivaldi jazz le 4 stagioni", "Chopin in jazz"( questi già incisi, di Puccini addirittura 2, piano solo e trio+orchestra d'archi) e "Verdi jazz" che inciderò tra poco più di un mese e "Arrighini suona Morricone" piano+ 4etto d'archi con cui uscirò nell'imminente autunno.

Ovvio anche che preferisco omettere eventuali location anche per scaramanzia, per adesso non c'è niente di contrattuale e, per l'esperienza che ho mi piace usare il vecchio detto "....non dire gatto se prima non l'hai nel sacco"!!

Comunque non mancherò di informarvi appena e se ci sarà qualcosa di assodato e confermato, anzi, sarete i primi.

Chissà davvero che l'Universo o qualche Spirito dunque non abbiano in serbo per me qualche sorpresa speciale.......beh sapete che vi dico? C'è un altro detto, stavolta meno popolare e viene da un "librino"qualsiasi, la Bibbia, che dice ".....chiedi e ti sarà dato":....E io chiedo!!!

A presto

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

sabato 4 settembre 2010

Di ritorno dal festival "Musique dans la rue" di Aix con la mia "fusione della Classica e Lirica col Jazz"!!!

Meravigliosa esperienza quella di Aix en Provence, dove ho suonato 3 concerti alcuni giorni fa per il festival "Musique dans la Rue" di Aix in Provenza (Francia).

"Puccini jazz", "Vivaldi jazz le 4 stagioni" e, ovviamente, "Chopin in jazz" i temi dei miei 3 concerti in piano solo ossia i miei ultimi 3 lavori da me pubblicati su cd.

Come molti di Voi forse sanno, sto per uscire tra poco con "Verdi in Jazz", che al momento non è ancora su disco.

Ho trovato la Francia che conoscevo, un pò bohèmienne e un pò "decadent"ma tanto tanto affascinante e con tanta cultura.

Ed infatti ho avuto il pienone in tutti e 3 i concerti, anche in quello gratutito in piazza, dove ho fatto Vivaldi da fuoco ed i 300 della piazza mi hanno risposto per le rime!

Insomma, bellissima iniziativa per le strade di Aix, una specie di Umbria Jazz francese, anche se molti concerti, in questo caso, riguardavano la Musica Classica.

Fantastica anche la stagione invernale prossima che vedrà al "Grand Theatre de Provence" di Aix nomi internazionali della Classica e Jazz, chissà che un domani....

Per il momento mi tengo stretto il grande successo che ho avuto con la mia "fusione della Classica e Lirica col Jazz", unico musicista a portare una cosa del genere e, soprattutto, unico italiano in cartellone di questa prestigiosa rassegna.

A presto, cari amici, con altre news!
ciao

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

mercoledì 18 agosto 2010

Il M°Arrighini a Aix en Provence per le "FESTIVAL DANS LA RUE 2010"!!!

caro amico,

Con grande piacere Ti comunico che lunedì prossimo partirò per la Francia alla volta di Aix en Provence per suonare in piano solo ben 4 concerti nel "Festival dans la rue 2010", ognuno dei quali sarà su uno degli autori di Classica e Lirica che, negli ultimi 3 anni, ho provato a fondere col Jazz.

Quindi eseguirò "Puccini jazz", "Vivaldi Jazz le 4 stagioni", "Chopin in jazz" ed il mio ultimo "Verdi in jazz". Inutile dire che sono molto felice di fare questo tour ed anche un pò curioso di vedere come reagiranno i francesi al mio lavoro.

So che mi stanno aspettando tecnici bravissimi, una grande organizzazione (il Festival è molto importante e famoso) e soprattutto uno Steinway"D" a gran coda, per intenderci lo stromento usato e preferito di Michel petrucciani!

Inoltre ne approfitterò per portare moglie e figlio a godersi questa coda dell'estate in Provenza, per loro sarà una piccola vacanza, per me no, ma si sa che noi artisti siamo in vacanza da una vita.......

E' anche la prima volta che eseguo uno dopo l'altro tutti i miei repertori attuali, sarà interessante vederli così ravvicinati anche per me che non ho mai smesso di lavorare su ognuno al fine di migliorarmi sempre.

Ecco le locations dove mi esibirò: nella PLACE D'ALBERTAS, all'HÔTEL MAYNIER D’OPPÈDE e in COUR DE L’HÔTEL DE VILLE di Aix en Provence.

Ti terrò aggiornato!!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

domenica 15 agosto 2010

Di ritorno da Bellagio (CO) con "Chopin in Jazz" per la rassegna "Lisztmania"!!!

Stasera Ti parlo del mio concerto di Bellagio (CO), dove ho suonato una settimana fa in piano solo "Chopin in Jazz" per la rassegna "Lisztmania", organizzata da Rossella Spinosa, Presidente del Centro Musica Contemporanea oltre che compositrice e concertista, interprete al pianoforte ed al clavicembalo, laureata in legge ed appassionata di letteratura e psicanalisi.

Mi ha fatto molto piacere essere invitato e presente nel cartellone del Festival perchè ero l'unico concerto "fuori dalle righe", infatti la stagione era tutta di musica classica, insomma ero il "pesce fuor d'acqua".....

Mi piace e stimola molto questo ruolo di ospite delle stagioni classiche, in qualche modo ho i riflettori puntati addosso a me, con conseguenti oneri ed onori.

Nella maggior parte dei casi il pubblico è contento, mi dicono che riesco a sdrammatizzare la formalità della classica ed a renderla anche più accessibile all'orecchio dei non addetti ai lavori.

Non manca però chi detesta il mio modo di fare musica, sostengono che la classica va lasciata stare così com'è......In genere è il pubblico più anziano il più puritano, ma non è una regola.

Anzi, spesso tra gli over 60 trovo persone entusiaste del mio lavoro di fusione della Classica e Lirica con il Jazz e mi incoraggiano a continuare (io non ho nessuna intenzione di mollare...).

Inutile dire comunque, che i miei fans più convinti generalmente rientrano in un target compreso tra i 35 e i 60 anni, con qualche eccezione per i giovani dei Conservatori, che arrivano curiosi di sentire i brani che studiano riarrangiati.

Tornando alla serata, sono stato accolto in modo straordinario da Rossella ed il compagno Alessandro che, coadiuvati da Cinzia, Fabrizio ed Arianna, mi hanno veramente coccolato, scarrozzato e trattato nel migliore dei modi.

Anche la rassegna era organizzata molto, molto bene, la location era la splendida villa della Fondazione Rockfeller, con vista mozzafiato sul lago di Como ed il salone veramente consono al tipo di musica.

Salone che si è riempito di un pubblico attento e desideroso di ascoltare la novità del mio "Chopin in jazz", capire come Polacche, Notturni, Improvvisi o Valzer potessero essere tradotti con questo linguaggio.

Ed il risultato, se posso dire, è stato quanto mai riuscito......grandi applausi finali, tanti tanti consensi ed ancora una volta feedbacks positivi sulla naturalezza e freschezza dell'operazione, oltre a sottolineare la mia passione, che sembra essere molto apprezzata.

Avanti così, dunque, la mia "vision" può e deve proseguire con costanza ed impegno al fine di migliorarmi sempre e comunque sia sull'aspetto artistico che di divulgazione del mio nome e di cosa faccio.

In una parola, ci credo.......

Alla prossima,

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

venerdì 13 agosto 2010

Battesimo per il mio nuovo quartetto d'archi di sole donne "The Ladies String Quartet"!!!

Martedì 10 agosto scorso a Firenzuola ho avuto l'enorme piacere di tenere a battesimo il mio nuovissimo quartetto d'archi formato da sole donne, che ho chiamato appunto "The Ladies String Quartet".

Abbiamo eseguito il concerto "Puccini Jazz" per la rassegna "Firenzuola Jazz & Folk" organizzata dagli amici Francesco Santoro e Marco Zini che ringrazio pubblicamente per averci invitato.

Ho deciso di formare questo 4etto perchè amo gli archi in ogni loro forma e suono, basti pensare che già nel mio primo disco "Il Monterosso" (1997) usai questa formazione.

Mi sono così consultato con Chiara Morandi, straordinario 1o violino dell'ORT di Firenze, una delle più importanti orchestre da camera internazionali, e del Festival Pucciniano di Torre del Lago, e con cui avevo già lavorato in occasione del lancio del mio "Puccini jazz" del 2008.

Ed è stata proprio lei a suggerirmi di formare questo 4etto d'archi, probabilmente aveva già in testa un suono particolare con delle colleghe particolari, e l'ho lasciata fare.

Risultato? Che ho fatto benissimo a darLe carta bianca su tutto, mi ha portato 3 violiniste veramente all'altezza della situazione dalla 1a prova.

Sono: Veronica Sirocchi, 2o violino, Giulia Panchieri, viola, e Laura Gorkoff, violoncello.

Ebbene in 3 prove abbiamo montato tutto il repertorio del mio disco "Puccini jazz: E lucevan le stelle", in origine con orchestra d'archi ( I Solisti di Perugia) ed il mio trio jazz con Stefano Bagnoli alla batteria e Riccardo Fioravanti al c.basso.

Ed eccoci dunque all'esordio proprio alcuni giorni fa a Firenzuola.

5 minuti di applausi finali, molti cd venduti e tante, tante dediche sul mio libro dei commenti, oltre a varie mail ricevute nei giorni seguenti.

E tutti i complimenti erano ovviamente anche per loro che sono state bravissime. Sembrava che suonassimo insieme da anni, ed ho avuto anche-oltre a grande professionalità-un grande entusiasmo sul palco, cosa che io amo in modo particolare perchè credo che l'artista abbia il dovere di comunicare col pubblico.

Insomma sono molto, molto soddisfatto di questa formazione. Tra l'altro una delle più congeniali al mio stile e che è in perfetta linea con la mia scelta di fondere la Classica e Lirica con il Jazz.

prevedo quindi grandi cose per questo "Riccardo Arrighini & The Ladies String Quartet" su vari repertori, credo che possiamo toglierci molte, molte soddisfazioni.

Un grazie ancora alle ragazze, dunque, Vi terrò aggiornati sugli sviluppi!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"...........

giovedì 12 agosto 2010

Da Paolo Fresu c'è sempre (e tanto) da imparare......

la scorsa settimana ho avuto la fortuna, il piacere e l'onore di suonare in duo con Paolo Fresu.

E'stata un'esperienza che mi ha arricchito moltissimo, lo dico senza alcuna retorica. Abbiamo suonato e ci siamo divertiti, abbiamo rischiato e ci siam divertiti, abbiamo sbagliato e ci siamo divertiti pure.

Tra l'altro su parecchio materiale dell'Opera, Puccini e Verdi in chiave jazz, materiale su cui sto lavorando da diverso tempo. Oltre a canti sardi e bretoni, ti lascio immaginare che atmosfere.....

Paolo è un personaggio straordinario della musica jazz italiana, unico nel suo genere, con un carisma tutto suo e molto molto semplice.

Attenzione, non ho detto umile, l'umiltà è un concetto molto "italico"che non condivido: per me la persona umile è una persona che ha bassa autostima e si declassa nel confronto con gli altri.

Diverso è essere semplici, si può avere grande autostima ma essere semplici, naturali, che non si ha paura a mettersi a nudo, cosa che dovrebbe essere la cosa più semplice e spesso invece è la più complicata, specie per un artista.

perchè l'artista è a volte imprigionato nel suo stesso ego, condizione che non permette di esprimersi appieno.

Fresu è uno di questi artisti: avevo sempre pensato (o sospettato) che certi grandi avessero un non so che di speciale, ma adesso, dopo 2 concerti assieme in duo e 2 giorni passati a chiacchierare ed a vivere fianco a fianco, credo di capire....

Cosa ho fatto io? niente di particolare....ho cercato di assorbire, imparare tutto quello che potevo, Risultato? Un mare di informazioni e di spunti che, piano piano sto rimettendo in ordine.

E soprattutto un pò di nostalgia, salutandoci gliel'ho perfino detto, mi mancherai.....Sono il solito imbecille romantico!

Comunque vedete, io credo fermamente nella teoria del modellamento, me lo sta insegnando il mio coach Giancarlo Fornei: modellarsi, non copiare.

Copiare significa fare esattamente ciò che fa un'altra persona in toto.
Modellarsi significa prendere una parte di quella persona che ti piace molto e cercare di farla tua in modo conscio, ma permettendo poi alla tua parte inconscia di fare il resto.

In una parola, poi lo ributti fuori a modo tuo......

E da Paolo ho imparato più che da mille lezioni.

E anche questo gliel'ho detto, proprio all'aeroporto, salutandoci......

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".......

mercoledì 11 agosto 2010

Tofanelli-Arrighini alla Versiliana, domani ore 18 al Gran Caffè!!!!

Domani pomeriggio, ore 18, nello splendido parco della Versiliana a Marina di Pietrasanta e più precisamente nello spazio Gran Caffè, suonerò in duo con Andrea Tofanelli, trombettista torrelaghese.

Ci conosciamo da almeno 25 anni, siamo cresciuti insieme al Conservatorio Boccherini di Lucca e negli ultimi 20 ciascuno di noi due ha preso strade diverse.

Ovviamente di tanto in tanto ci incontravamo su terreni musicali comuni e lì ci raccontavamo.

C' è voluta la Fondazione Puccini di Torre del Lago per farci rincontrare musicalmente in occasione della conferenza stampa per la presentazione del "Dean Benedetti 2010" che si svolgerà i primi di settembre nell'auditorium del Gran Teatro Puccini a Torre del Lago e che avrà come direttore artistico proprio Andrea.

In quell'occasione suonammo uno standard di jazz, Autumn Leaves, ed un brano di Puccini, "E lucevan le stelle", il tutto per una ventina di minuti di musica in duo.

E credo di poter dire che abbiamo subito messo il turbo, dimostrando che la nostra passione era comune e travolgente e che ha coinvolto tantissimo il pubblico presente, il quale ci ha subito dato conferma della cosa con feedback entusiastici.

Ed eccoci qua dunque, a 2 mesi di distanza domani ci cimenteremo nel nostro primo concerto, non vedo l'ora di essere sul palco con Andrea, so già che sarà un grande concerto.

Suoneremo brani di Giacomo Puccini, di Giuseppe Verdi, degli originali e qualche standards italiano ed americano.

Non penso però, badate bene, al risultato, bensì all'impegno e passione che entrambi metteremo e questo per me è già sufficiente perchè per me la passione fa sempre la differenza.

E poi lasciatemi dire, ci ha riunito in fondo quel Puccini e la Fondazione che fanno da "trait d'union" per due come noi nati e cresciuti nella zona.

Che, come dice Andrea, hanno tanti motivi culturali, paesaggistici, culinari, emotivi, climatici e molto altro per ridere e piangere ed in fondo il buon Giacomo amava dire che a teatro vi si reca per ridere o piangere.

Vedremo...........

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"..........

domenica 1 agosto 2010

Pienone ieri sera a Milano per "I NOTTURNI IN PALESTRO", Riccardo Arrighini piano solo "CHOPIN IN JAZZ"- Sorpresa finale....

Straordinaria giornata ieri, sabato 31 luglio, una di quelle che si ricordano e per vari motivi, alcuni non troppo positivi (o forse si?!).....

Parto con le cose positive che sono davvero tante: dal viaggio tranquillo in treno all'arrivo in hotel, bellissimo ed accogliente lo Stars Hotels Ritz di Milano, dove mi sono riposato e rinfrescato subito.

Alle 19 il soundcheck nella splendida location del cortile di Villa Reale in via Palestro, sede appunto della rassegna "Notturni in Palestro", 600 posti.

L'atmosfera era quella delle grandi occasioni, palco molto grande con piano a gran coda su cui, appena appoggiate le mani, mi sono subito rilassato!

E poi ottima la fonica e soprattutto l'accoglienza degli organizzatori, i quali hanno fatto veramente un ottimo lavoro di preparazione dello spettacolo ed un grande battage pubblicitario.

Ed infatti, alle 21.30 circa era già tutto pieno, esauriti i posti a sedere con moltissima gente in piedi e molti addirittura fuori del cancello principale che ascoltavano senza vedere.

Ti lascio immaginare con che positività di stato d'animo ho affrontato questa serata, ovviamente sul tema "Chopin in Jazz", tra l'altro il concerto di chiusura della rassegna.

Evito di soffermarmi sul concerto (che è andato benissimo!), unico dato: avevo con me la valigia dei CD non propriamente piena perchè in questi giorni sono in giro e ne avevo già venduti diversi, quindi circa 45-50.

Ebbene i dato è questo: se ne avessi portati altri 100 li avrei venduti tutti.....

Insomma credo di poter dire che tutte le 600 o più persone presenti mi hanno dimostrato un affetto ed un un calore veramente notevoli.

Tutte tranne una, anzi due.

Senti cos'è successo alla fine....... Dopo il concerto l'organizzazione mi ha portato a cena in un carinissimo ristorante poco lontano ed ho avuto il piacere, diciamo così, di avere al mio tavolo due anziani signori.

I quali ad un certo punto, e senza mezze misure, hanno cominciato a sputare sentenze sul fatto che avrei dovuto vergognarmi per aver osato "rimescolare" la musica di Chopin, da loro stessi definita perfetta.

In pratica mi sono sentito dare del bestemmiatore. E con una veemenza che mi ha lasciato di stucco. La reazione? all'inizio tranquillo, chissà, magari c'è sempre da imparare qualcosa da chi la pensa diversamente da te.

Nel frattempo cercavo (invano) di spiegare qual'è la mia visione della musica ed il motivo per cui da anni pratico e credo in questa fusione della Classica e lirica con il Jazz, ma a un certo punto ho capito che era tutto inutile.

Il signore in questione specialmente (la sua signora meno....) si stava proprio arrabbiando, sembrava non aspettasse altro che saltarmi addosso. Col senno di poi rivedo il film del nostro incontro e torna tutto....

Nota importante: i signori in questione NON erano presenti al concerto, macchè, si sono presentati credo all'ultimo brano, in tempo però per vedere la reazione del pubblico e, passatemi il narcisismo, la sua contentezza.

A questo punto altro non mi è rimasto da fare che "appellarmi" al fatto che probabilmente, visto il successo avuto, probabilmente in sala c'erano 600 coglioni, scusate il francesismo, più uno ovviamente, cioè io.

E lui sai cos'ha risposto? che sì, eravamo tutti coglioni!!

Com'è finita? Molto semplice, a un certo punto mi sono stufato di subire improperi, ricordato che ero a lavorare e che meritavo rispetto e non una maleducazione che io mai mi sognerei di avere col lavoro-sempre onorevole- di qualcun altro.

E lì mi hanno mandato letteralmente a cagare, e riscusa il francesismo, giuro. Al che ovviamente, la serata è finita e la parola è passata ai taxi.......

Tutto questo mi ricorda 2 cose:

1) Italia, un posto dove lo sport preferito è SEMPRE quello di criticare, e non il Calcio....
2) Che aveva ragione chi mi diceva che più mi fossi distinto dalla massa, più avessi osato su terreni poco battuti e più sarei saltato all'occhio degli invidiosi e quindi criticato aspramente.

Quindi sai che Ti dico? Ben vengano i "sotuttoio" che criticano, sono i benvenuti. Che se ne parli bene o male l'importante è che se ne parli....

Concludo con una massima sempre efficace di un mio amico italo-americano, a mio parere geniale: "......Chi sa fa, chi sa poco scrive e chi non sa nulla parla........."

Arrivederci!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".......

giovedì 29 luglio 2010

sabato sera ore 21 alla VILLA REALE in via Palestro, 16 Milano "CHOPIN IN JAZZ" col M°Arrighini!!!!

caro amico,
desidero invitarTi al concerto che terrò a Milano tra 2 gg, sabato 31 luglio per la rassegna "Notturni di via Palestro" organizzata dagli Amici della Musica Milano, nella persona di Gemma Marchegiani.

Mi esibirò in "CHOPIN IN JAZZ", il mio lavoro di quest'anno dove coniugo Classica e Jazz in occasione del bicentenario della nascita del grande compositore.

Tutta la rassegna, come suggerisce il titolo, si basa sulla figura di Frederick Chopin, con vari concerti sul tema.

Non nascondo che ho molto piacere di partecipare a questa kermesse per vari motivi tra cui:

Ovviamente di essere stato selezionato per la rassegna dall'amica Gemma, una dei "motori pulsanti" della promozione di cultura musicale milanese, e per la cui associazione "Amici della Musica"avevo già lavorato nel 2008 con "Puccini Jazz".

Poi per il livello della manifestazione, sono in cartellone con nomi importanti della musica italiana e questo fa sempre piacere.

Infine per il fatto che pian piano riesco ad esibirmi un pò in tutta Italia con il mio target, ossia la fusione della Classica e Lirica col Jazz, segno che il lavoro di semina di questi 2.3 anni sta portando diversi frutti.

Ti aspetto dunque sabato sera ore 21 alla VILLA REALE via Palestro, 16 - Milano

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".......

mercoledì 21 luglio 2010

"I GRANDI MAESTRI DELLA CLASSICA E LIRICA IN JAZZ", domani sera a Casole d'Elsa col M°Arrighini!!

Domani sera, giovedì 22 luglio, nella medioevale cittadina di Casole d'Elsa (30 km da Siena) ed immersa nella meravigliosa campagna toscana, sarò in concerto con "I grandi Maestri della Classica e Lirica in Jazz".

Il tutto per la rassegna "Jazz Divino 2010", promossa da Sirio Giotti del Caffè Casolani, persona spendida con cui ho il piacere di poter collaborare già da qualche anno.

Puccini, Verdi, Chopin e Vivaldi in un unica serata per piano solo.

Le più belle arie dei nostri grandi compositori d'Opera insieme alle più belle composizioni del grande pianista franco-polacco e del geniale violinista veneziano ed ovviamente il tutto da me riarrangiato in chiave jazz per una serata fluida e scorrevole dove il passare da un'atmosfera all'altra, da uno stile all'altro saranno solo a vantaggio dell'ascoltatore che ne trarrà vivacità e diversità.

Passerò quindi da "Valzer di Musetta" al "1°tempo di Primavera delle 4 stagioni", da "La donna è mobile" alla "Grande Polacca brillante" e via di seguito.

Per chi volesse saperne di più prima di affrontare un eventuale viaggio "a scatola chiusa" o solo sull'onda della curiosità, ha ovviamente l'opportunità di dare un'occhiata al mio sito su questa pagina (in cui potrà accedere a vari video con un "clic"):

http://www.riccardoarrighini.net/public/jazz_musica/mp3_video_jazz.asp

Oppure può tranquillamente andare, sempre cliccando sul seguente link, sul mio canale di You Tube:
http://www.youtube.com/results?search_query=riccardo+arrighini&aq=f

Altrimenti, se proprio vuole la sorpresa, sarà il benvenuto domani sera a Casole d'Elsa!
Per info e prenotazioni Sirio/ Caffè Casolani 0577-948733

Ti aspetto!!!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

Ma in Italia sono tutti allenatori? Ora Ti racconto cosa succede ai miei concerti.....

Ogni qualvolta mi è capitato di eseguire un repertorio misto mi sono poi sempre divertito, alla fine, a chiedre un "feedback" al pubblico, per sapere quale autore era piaciuto più o meno.

Risultato? Sempre il solito......Quale? Ora Te lo spiego....

Succede una cosa molto, molto divertente, e cioè che ognuno viene da me alla fine e con piglio deciso e voce decisa e con faccia decisa dice con convinzione che quell'autore è in assoluto più adatto di un altro ad essere reinterpretato in chiave jazz....e che l'altro non gli è piaciuto!

E la cosa, di per sè, andrebbe anche bene, in fondo i feedback servono proprio a questo...Chi non sbaglia? Può darsi benissimo che un autore lo abbia "sbagliato" o reinterpretato male, ci mancherebbe altro.....

Traduco: se su 10, 9 mi dicono che su Verdi la mia traduzione in chiave jazz non funziona io sono costretto a credergli e forse è il caso quantomeno di correre ai ripari.

Il punto è che a quello che era venuto un secondo prima (quello deciso..), che si lamentava che Chopin si presta più di tutti al riarrangiamento in jazz, ne segue subito un altro che dice con la stessa convinzione che il vero genio è Vivaldi che era già vicinissimo al jazz nel '700....

Chiaro che subito dopo arriva invece la signora che, dandosi un certo contegno ed importanza, afferma petto in fuori che solo Puccini funziona col jazz ed il resto no....

Ah, dimenticavo quello che una volta mi ha detto che Verdi è l'unico autore in cui sente la forza espressiva adatta alla trasposizione in senso jazzistico, gli altri sono troppo barocchi o romantici e non si addicono al ritmo mascolino del jazz al contrario di Verdi che è........

Insomma, sappi che alla fine mi diverto un mondo a sentire i commenti, positivi e negativi, veramente, mi sto abituando incredibilmente a sentirne di tutti i colori.

Anzi, ben vengano tutti e anche di più a commentare il mio concerto, segno che di gente ce n'era....

Inoltre è giusto che ognuno esprima la propria opinione, sempre e comunque, dopotutto ha pagato un biglietto ed è stata una serata intera ad ascoltarti.

Eppoi un mio caro amico e coach, Giancarlo Fornei, me l'ha sempre detto: lo sport preferito degli italiani non è il calcio........è criticare!!

Allora chiudo con una domandina piccante e sempre in tema col calcio: non avrà pure ragione quello che disse che in Italia sono tutti allenatori?

Saluti

Riccardo Arrighini
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

domenica 18 luglio 2010

ritorna "CHOPIN IN JAZZ" domani sera a Trequanda (SI) col M°Arrighini!!!!

caro amico,

ho il piacere di invitarTi al concerto che terrò domani sera 19 luglio a Trequanda, zona Castelmuzio/ Val di Chiana, nella splendida cornice dell'agriturismo "La Moscadella", col mio spettacolo "Chopin in Jazz".

Vado sempre molto volentieri ad esibirmi in questi posti, primo perchè tutti sanno quanto fascino abbiano le campagne toscane- e questa in particolare è mozzafiato- in tutto il mondo.

Secondo perchè, per i motivi di cui sopra, la maggior parte delli avventori sono stranieri. Non me ne vorrà chi legge se dico che lo straniero ha mediamente più cultura dell'italiano e sa quindi ancor più apprezzare la musica di cultura, Classica e Jazz.

Classica e Jazz che io ho unito e fuso insieme in un unico linguaggio, ma cercando di mantenere intatta la radice culturale, ossia la grande tradizione melodico-armonica europea con gli idiomi ritmico-improvvisativi del Jazz.

Inoltre ritorno al piano solo dopo alcuni concerti in formazioni più ampie o ensemble vari, ossia il mio Trio Young Band, con cui ho suonato 3 gg fa eseguendo repertorio misto, "I Grandi Maestri della Classica e Lirica in Jazz", La Corale Puccini Grosseto, con cui ieri ho eseguito "Verdi in Jazz", ed il mio nuovo quartetto d'archi composto da sole donne, "The Ladies String Quartet" con cui eseguo "Puccini Jazz".

E per ritornare quindi su uno degli autori che am di più in senso assoluto, Frederick Chopin, cui ho dedicato molto lavoro e passione.

Ti aspetto quindi, se sei in zona, per assistere al mio concerto in piano solo "Chopin in Jazz"..........Non mancare!!!!!!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

lunedì 12 luglio 2010

Riccardo Arrighini suona "Concerto per Petrucciani", domani sera a Viareggio!!!!!

Domani sera a Viareggio, la città dove sono nato e cresciuto, suonerò nell'esclusiva cornice del bagno Zara, sulla Terrazza della repubblica, la zona "in" della città.

Un anno dopo aver fatto un concerto sul repertorio "Vivaldi Jazz le 4 stagioni" con la mia "Young Band" stavolta ritorno con un tributo a Michel Petrucciani.

E' un concerto fortemente voluto e richiesto da Gianni Pontigia, il proprietario del bagno, mio accreditato fan da sempre ed amante del grande pianista francese scomparso nel 1999.

In effetti nel "lontano" 2004 uscii con "Concerto per Petrucciani", album doppio live Philology che uscì a nome di Francesco Cafiso, con cui all'epoca suonavo in pianta stabile, e mio.

Fu un progetto che curai molto perchè Michel è stato per me un grande amore, un faro, un modello jazzistico e compositivo oltre che una grande passione, seguivo tutti i suoi concerti in Italia, anche molto lontani.

E vederlo suonare dal vivo è un'esperienza che non ho più ripetuto con altri musicisti, seppur grandi.

Vedete, ci sono musicisti grandi dal punto di vista intellettuale, cioè che hanno detto cose di grande importanza dal punto di vista stilistico, e a volte di importante innovazione, ma che rimangono freddi e destinati quindi ad orecchie sopraffine e non al grande pubblico.

Poi ci sono quelli che hanno dato tutta la loro passione sullo strumento e che dal vivo riuscivano a farti provare emozioni incredibili ad un pubblico vasto ed eterogeneo, e Petrucciani era uno di questi.

Tanti lo accusavano di non essere un caposcuola ( come se per essere caposcuola bisognasse dire chissacchè...) per me un'artista deve saper fare essenzialmente 2 cose: emozionare ed essere riconoscibile!

E Michel in questo era il più bravo di tutti, lo riconosci dopo 2 note ed in quanto ad emozione.....

Comunque io propendo per la passione da sempre, per me fa sempre la differenza tra due artisti e per me la farà sempre, checchè se ne dica.

Tornando alla serata, domani per la prima volta dopo 6 anni risuonerò tutti i temi del disco che nel 2005 ottenne un grande piazzamento nella classifica del prestigioso mensile americano "Downbeat", con 5 stelle.

E quindi temi come "Home", "Brazilian like", "Estate", "Pasolini", "Clohe meets gershwin", "Why" e molte altre.....

Ti aspetto dunque, per una serata esclusiva e in una cornice di grande eleganza per questo mio concerto in piano solo, dove per una volta "rinuncio" al repertorio di fusione della Classica e Lirica con il Jazz a vantaggio di un repertorio di grandi composizioni di un grandissimo pianista.

A domani,Ti aspetto!!!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"......

Il M°Riccardo Arrighini e la "Corale Puccini Grosseto" in "VERDI IN JAZZ"- sabato 17 luglio a Seravezza!!!!!


A Seravezza (LU) il prossimo sabato 17 luglio ptrai assistere a "Verdi in Jazz", il mio ultimissimo lavoro in cui fondo la grande Lirica col Jazz, colla Corale Puccini Grosseto diretta dal M°Iannitti e con ospite Ilaria Biagini ai sassofoni, fisarmonica, flauti e voce solista.

Tutte le grandi arie del grande compositore di Busseto, dalla "Marcia Trionfale dell'Aida"a "Va pensiero sull'ali dorate", da "Amami Alfredo" a "La donna è mobile", "Libiam ne'lieti calici" e molti altriassai popolari .

Dopo aver, nel "lontano" 2007, iniziato con Puccini Jazz e proseguito, nell'ordine, con "Vivaldi jazz le 4 stagioni, "Chopin in jazz", prosegue dunque la mia fusione della Classica e Lirica con il Jazz.

La Classica e la Lirica, due mie grandi passioni, unite con gli idiomi del Jazz, altra mia grande passione, per dei nuovi arrangiamenti tesi a dare a queste arie una veste nuova, ma allo stesso tempo a dare anche alla sonorità del Jazz un colore nuovo.

Le grandi melodie dei nostri grandi compositori della nostra Storia riproposti con ritmi, armonie ed improvvisazioni dei giorni nostri.....

Un appuntamento imperdibile per coloro che vogliono riapprezzare la grande melodia dell'Opera e anche per quelli che amano il Jazz e che hanno "fame" di nuove sonorità.

E, per l'appunto, questo progetto utilizza una formazione mai vista in campo jazzistico, piano, coro e fisarmonica (oltre come detto ai colori del flauto, sax e voce solista di Ilaria).

Una grande Corale, la "Puccini Grosseto", che pur essendo composta da non professionisti ha già saputo adeguarsi agli inconsueti (per un coro polifonico) arrangiamenti jazz che includono ovviamente "tensioni" armoniche e ritmi per loro nuovi.

E con cui, lasciate che lo dica, ogni volta è una gioia potermici ritrovare, perchè sono tutte (43) persone splendide e genuine, in una parola "così come li vedi".....

Chiudo lodando la persona senza la quale questo lavoro sarebbe stato molto, molto più difficoltoso: il M°Francesco Iannitti Piromallo, Maestro della Corale da oltre 30 anni e che sa prenderli per mano e condurli esattamente dove vuole lui, sempre.

E che ha saputo perfettamente fare da "collante" tra me e il coro in modo impareggiabile e che mi ha permesso di essere perfettamente in relax già dai primi concerti.

Un accenno anche ad Ilaria Biagini, polistrumentista di estrazione "pop" ( turnista di Vecchioni e Morandi) ma che sta sempre più facendo sul serio anche come jazzista e come solista. In questo repertorio sa dare un tocco di originalità al lavoro grazie alle molte sonorità del suo polistrumentismo.

Ti aspetto quindi sabato prossimo per una serata indimenticabile!

Riccardo Arrighini,
Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"............

mercoledì 30 giugno 2010

E adesso "MORRICONE JAZZ", il mio nuovo lavoro con "The Ladies String Quartet", quartetto d'archi di sole donne!!!!!!

Stasera ti parlo del mio nuovo lavoro, a cui mi sto dedicando con sempre crescente passione ed entusiasmo: "Morricone Jazz"!!

Ho praticamente visto tutti i film dove egli ha composto le musiche e posso affermare che è, a mio parere, un vero genio.

Un melodico, s'intende, che so, Coltrane pure era un genio ma di diversa natura e con caratteristiche diverse.

Credo che avesse ragione Gino Paoli quando lo sentii affermare che una melodia è forte quando non ci sono dubbi su ciascuna nota. Traduco: a ognuno di noi musicisti è capitato di sicuro di comporre un brano e, in quel passaggio, poteva starci una nota come anche un'altra.

Ebbene, vuol dire che quella melodia. o quel passaggio, non è ancora "forte".....

Nel casa di Ennio Morricone c'è poco da dire, ogni suo brano è un trattato di essenza musicale, sembra che queste melodie siano sempre esistite, tanto sembrano scolpite nella roccia....

Ad alcuni non piace, e su questo posso essere anche d'accordo, ma come si possa dire che non sia un genio, no, questo proprio non lo capisco.

Sarebbe come dire che Puccini non è un genio solo perchè preferisci Verdi o come dire che, dal momento che preferisci Evans, Jarrett non è un genio......è assurdo.

Degustibus non disputandum est, recita il vecchio saggio, e su questo siamo d'accordo. Ma il valore è valore al di là dei gusti santo Dio!!

Comunque, tornando al mio lavoro su Morricone, mi sta capitando la stessa cosa che mi era capitata per Chopin, ossia la stessa smania e libidine nella preparazione del progetto, sognato e pensato per anni.

E così adesso sto ascoltando le versioni originali, registro, prendo appunti, riascolto, riarrangio.....e sono in un momento estremamente creativo, a volte mi sembra che tutto mi riesca così, senza fatica.

La verità è che questa fusione della Classica e Lirica col Jazz ( Ennio lo considero un grande compositore di Classica) mi risulta quanto mai appassionante e di conseguenza non sento minimamente la fatica.

Anzi, a volte ho la sensazione che le energie mi si rigenerino di continuo.....

Per adesso vi lascio, la prossima volta ti voglio parlare della formazione con cui affronterò e riarrangerò questo lavoro, "The Ladies String Quartet", quartetto d'archi di sole donne!!!!!

Alla prox

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

mercoledì 23 giugno 2010

SERATA PER LA TRAGEDIA DI VIAREGGIO UN ANNO DOPO: ben lieto di essere ospite

Il prossimo 27 giugno 2010, in via Ponchielli di Viareggio, ad un anno di distanza dalla tragedia ferroviaria dove perirono decine di persone, avverrà una serata commemorativa, dove sono stato convocato come ospite.

Il sempre molto attivo dott.Riccardo Domenici, psicologo e psicoterapeuta, con la Croce Verde di Viareggio organizzerà l'evento con tanti, tanti ospiti.

Mi hanno chiamato ad onorare le vittime di quella strage nel modo per me più naturale, ossia suonare, e per me che a Viareggio sono nato e cresciuto questo oltre che un piacere è un dovere.

Inoltre quando si esegue un brano in queste situazioni c'è sempre qualche energia che si muove come a coccolarti e ad aiutarti in quello che stai facendo.

Se poi quello che fai è improvvisato, quindi di per sè un estemporaneo destino, il tutto è ancor più guidato da una mano misteriosa che fasì che tutto ti riesca bene.....

Non sto scherzando, forse sarà suggestione, per me non lo è, io sento distintamente queste energie, grate dell'onorevole impegno che stai mettendo in quella cosa.

Non so ancora cosa suonerò, di sicuro la scelta verterà sul mio target, ossia la fusione di Classica e Lirica con il Jazz. Probabile che finirò col proporre un pò di tutti gli autori riarrangiati da me finora in chiave jazz.

E così Puccini, Vivaldi, Chopin e Verdi rivivranno per commemorare i miei concittadini scomparsi un anno fa. Con me sul palco saliranno molti importanti artisti viareggini, tra cui Foffo Martinelli, Claudio Morganti, solo per citarne alcuni, non me ne vorranno gli altri ma ancora non conosco bene quella che sarà la scaletta.

Appuntamento dunque in via Ponchielli, per una grande serata di musica, spettacolo e teatro sperando che le anime delle persone scomparse in questa tristissima vicenda possano, dall'alto, allietarsi un istante.

Vi aspetto numerosi

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

domenica 20 giugno 2010

"ARRIGHINI SUONA MORRICONE" col suo nuovissimo quartetto d'archi al femminile "The Ladies String Quartet"!!!!

caro amico,

Stasera Ti scrivo per parlarTi del mio prossimo lavoro di fusione della Classica col Jazz, direzione che mi sta veramente appassionando sempre di più ed a cui dedico ormai tutta la mia energia creativa e di composizione/arrangiamento.

Sono contentissimo dei miei 2 progetti già affrontati su questo tema, ossia "Vivaldi jazz le 4 stagioni" ed ovviamente, "Chopin in Jazz"!

Entrambi mi hanno dato tantissimo, pur se diversi, e grazie a loro ho potuto cementare il mio approccio al genere e soprattutto fare tanta esperienza in quello che è diventato ormai il mio lato espressivo più importante: il piano solo.

Dopo l'uscita di Verdi in Jazz colla Corale Puccini Grosseto (proprio di questi giorni) sto preparando quasi in contemporanea l'uscita del mio prossimo lavoro e progetto, un lavoro su Ennio Morricone, che probabilmente chiamerò "Arrighini suona Morricone".

Lo realizzerò con il mio nuovo quartetto d'archi tutto al femminile "The Ladies String Quartet", con cui ho già iniziato a provare e sono strafelice di questa scelta, sono straordinarie!

Lettura a prima vista pazzesca oltre che suono e cuore notevole, e poi molto simpatiche e giovani le violiniste, tutte provenienti dalla Toscana, Pisa e Firenze, anche se una sarda e una canadese d'origine.

E così sto montando pian piano tutti gli arrangiamenti di Morricone in chiave Arrighini con cui ho già dei concerti a partire da agosto. Con lo stesso quartetto eseguirò anche alcuni concerti sul mio "vecchio" repertorio di "Puccini jazz"( appartiene già a 2 anni fa!!).

Che vuoi, ormai viaggio ad un ritmo di 3 progetti l'anno di media, quindi le cose mi passano davanti alla velocità della luce e quel che riguarda alcuni anni fa mi sembra un secolo fa......

Ma è la legge del mercato di oggi, che vuole sempre delle novità ed un parco progettuale sempre più ampio, vista la crisi dell'arte nel nostro Paese, per poter far fronte alle richieste dei promoters e degli Enti organizzatori.

E, ti assicuro, ogni progetto ha ed avrà sempre una sua propria peculiarità, quel "quid" che lo differenzierà dagli altri, vuoi per la formazione, vuoi per gli arrangiamente, oppure per qualche teatralità o altro.........

A presto, dunque, e ti aspetto per una grande stagione 2010-11 di concerti con

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

lunedì 7 giugno 2010

Venerdì 11 giugno prima nazionale di "VERDI IN JAZZ", il M°Riccardo Arrighini con la "Corale Puccini Grosseto"!!!!

caro amico,

stasera ci tengo in modo particolare a pubblicizzare l'anteprima nazionale di "Verdi in Jazz", il mio ultimissimo lavoro che ancora una volta fonde la grande Lirica con il Jazz.

Tutto questo avverrà, per il "Massarosa Jazz Festival", venerdì prossimo 11 giugno alla Fattoria di Camporomano di Massarosa, in località Piano del Quercione (LU), in pratica a due passi da casa mia.

Ed avverrà con il mio pianoforte, ovviamente, insieme alla "Corale Puccini Grosseto" diretta dal M°Iannitti Piromallo, ed alla polistrumentista Ilaria Biagini ai flauti, sassofoni, fisarmonica e voce solista.

Grande è l'emozione che ci sta accompagnando in questa prima fase, per molti motivi....

Il repertorio verdiano è straordinario per la forza che ti trasmette storicamente, la sfida è la stessa di sempre, ossia riuscire a coniugare un grande patrimonio dell'umanità- queste melodie famose in tutto il mondo- con il Jazz.

Impresa che non a tutti piace, sia chiaro, ovunque vado trovo un sacco di gente che storge la bocca e non può sopportare che le suddette melodie siano in qualche modo "macchiate" da altri idioni musicali, o peggio ancora storpiate....

Io non la penso così.

Io credo che il Jazz non sia "una musica", sia un linguaggio che si può applicare a tutta la Musica mai stata scritta. Il Jazz è improvvisazione. Basti pensare che, nell'America degli anni '40, questa lingua si è cercato di parlarla improvvisando, appunto, sugli "standards", ovvero i "sempreverdi", le celeberrime canzoni della Hollywood in auge coi grandi attori dell'epoca.

Poi si è cercato di "parlarla" sulle canzoni brasiliane, con la "bossanova", poi lo si è fatto colle grandi canzoni del resto del mondo ( vedi Besame mucho), comprese le nostre grandi melodie dei nostri grandi cantautori ( vedi Estate di Bruno Martino fino ai classici di Tenco, Paoli, Vanoni e chi più ne ha più ne metta.....).

Ma sai di cosa sono fatte queste grandi canzoni? Semplice, amico mio, di melodie ed accordi! Nè più nè meno che le grandi melodie di Mozart, Bach o Puccini, semplicemente melodie ed accordi, su cui-ovviamente- per un jazzista può essere normale parlare quella famosa lingua (di cui sopra) dell'improvvisazione.

Potremmo farlo anche sul "Ballo del Qua Qua" oppure sui Madrigali o sui Canti Gregoriani, per noi poco importa quale sia sia il giro armonico......certo, alcuni sono MOLTO più stimolanti, perchè evocano le giuste corde e vibrazioni della nostra Storia e dei suoi eroi, anche musicali, che hanno fatto parte del nostro studio e background!

Ecco perchè. amico mio, io non posso pensarla come quelle persone ancorate ai generi musicali come santuari inviolabili, che si tappino pure le orecchie.....

Scommetto però che una parte di loro si rode dall'invidia di non capire o conoscere i segreti dell'improvvisazione jazz, lo so, capisco bene, io che rodevo quando, già diplomato e concertista classico, ascoltavo gli improvvisatori miei coetanei e non sapevo come potesse essere possibile.

Eh già, recito in uno dei miei sketch nelle "Divagazioni Teatrali" su "Chopin in Jazz": " Il Jazz è una lingua e come tutte le lingue ha le sue regole, non si impara dall'oggi al domani, bisogna praticare, parlare e, soprattutto, ascoltare..........."

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

domenica 23 maggio 2010

di ritorno da Rovigo, dove ieri sera ho proposto ""VIVALDI JAZZ LE 4 STAGIONI"!!!!




Eccomi di ritorno a casa dopo la trasferta di Fratta Polesine, incantevole paese in provincia di Rovigo, dove ieri sera sabato 22 maggio ho proposto "Vivaldi Jazz le 4 stagioni" in piano solo.

La location era fantastica, Villa Badoer, una delle più belle ville palladiane del Veneto che, piano piano e grazie a Vivaldi, sto conoscendo sempre meglio.

In effetti sono dei palcoscenici naturali per esibirsi in concerto, molto spesso d'inverno le cornici sono i meravigliosi saloni storici e d'estate i giardini sontuosi che fanno da coreografie a vere e proprie opere d'arte dell'architettura.

E proprio così era Villa Badoer, come si vede nella foto avevo il piano disposto sulla grande scalinata che dal giardino sale alla villa, e sotto la platea disposta dinanzi la scalinata.

Il concerto era pomeridiano, alle 18, e già verso le 17,30 è cominciata l'affluenza, fino all 18 in punto che ho iniziato a suonare dopo le presentazioni del Sindaco di Fratta Polesine.

Concerto che, da parte mia, è stato caratterizzato da un grande relax, forse il posto ma soprattutto l'uditorio mi ha regalato questo tipo di energia.

La cosa bella del mio lavoro è che ogni volta è un'esperienza nuova e stimolante proprio per questo: non si è mai nello stesso stato d'animo, e ogni pubblico e location ti suggeriscono emozioni energie e coinvolgimenti differenti.

Alla fine ho ricevuto molti applausi convinti, sinceri e prolungati oltre a bellissimi complimenti. Prima di salutarTi Te ne cito alcuni, che mi hanno fatto particolarmente piacere:

"Vado via col sorriso sulle labbra", ha detto una signora, "Mi piace il tuo pianismo, sei cristallino e fresco come una cascata d'acqua!" mi ha detto la promoter Gabriella Piccolo, "ho passato un pomeriggio piacevolissimo" un'altra signora.....

alla prossima

Riccardo Arrighini, "Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

domenica 16 maggio 2010

Grande serata ieri a Peglio (PU) con il M°Riccardo Arrighini in :"CHOPIN IN JAZZ"!!!




Tutto esaurito ieri sera, sabato 15 maggio 2010, a Peglio (PU) per il concerto che ho tenuto in piano solo "Chopin in Jazz" per la rassegna "Jazz in Provincia 2010", ed organizzata dalla mitica "Fano Jazz".

Mi trovavo in ottima compagnia: Roberto gatto, Enrico Pieranunzi, Petra magoni ed altri grandi musicisti, come sempre il promoter Adriano Pedini, storico promoter di Fano, non sbaglia un colpo......

Il concerto si svolgeva in un posto meraviglioso, che perfino noi toscani potremmo invidiare: una Pieve romanica situata in collina, la locanda Santa Mustiola, posti incantevoli al confine tra Marche ed Emilia Romagna.

Con un tempo da lupi e un freddo innaturale per la stagione, come ormai ci stiamo abituando, molte persone hanno sfidato la pioggia, il freddo, e il "rimando" del concerto stesso....

In effetti avrei dovuto suonare la settimana prima, l'8 maggi, alla Torre Campanaria di Peglio, altra location con panorama mozzafiato.....E rimandata per pioggia!! Una settimana prima Adriano mi telefona e mi dice che il Meteo dice no.....

Ed aveva ragione! Da 2 settimane infatti l'acqua non dà respiro, e pensare che una conquantina di persone erano accorse lo stesso al concerto, nonostante giornali, sito, facebook ed altri blogs avessero segnalato la cosa!

Comunque, ottima l'affluenza, e concerto che fin dalle prime note si è preannunciato molto "caldo"! Amo suonare in queste oasi di pace dove si verifica puntualmente un clima di intimità avvolgente che un artista non può non apprezzare.

Ed alla fine "standing ovation" finale: tutto il pubblico in piedi ad applaudire ed io, ovviamente, contentissimo per il risultato ed anche per il mio benessere sul palco che ieri è stato alto ed appagante.

Insomma una serata meravigliosa che mi lascia un sapore molto molto dolce in bocca......
Grazie ad Adriano Pedini e a tutto lo staff di Fano Jazz che ogni anno mi invita o a inaugurare o a chiudere una sua rassegna.......