Caro amico,
sto per uscire con un progetto veramente unico nel suo genere cui seguirà il CD relativo.
Si tratta di una delle mie rivisitazioni della musica classica, operazione che da qualche anno sto portando avanti con successo.
Stavolta però ci sono importanti novità che riguardano il suono che sto cercando e la formazione che ho scelto.
Riguardo al repertorio è semplice, uscirò con una serie di "hits" della classica, dal "Bolero" di Ravel alla "Marcia turca" di Mozart, dall'"Adagio" di Albinoni al "Chiaro di luna" di Beethoven e via dicendo.
Tutti motivi famosissimi per far sì che l'uditore possa ritrovarsi una melodia conosciuta ed apprezzare-se così sarà- l'eventuale arrangiamento.
Eh sì, perchè è proprio sul versante arrangiamento la grande novità che mi riguarda......
IL JAZZ CONTEMPORANEO
Oggi da alcune persone sono conosciuto come "il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz", etichetta che mi sta ormai abbastanza stretta, non perchè io non abbia realmente fatto qualcosa (3 progetti e 4 dischi) per fonderla, ma perchè la parola jazz oggi a mio parere non esiste più.
Cos'è il Jazz oggi, in fondo? Improvvisazione? Improvvisava già Bach. Libertà? Era molto più libero Oscar Peterson (e infatti gli spettatori si divertivano pure, ai suoi concerti!) di alcuni pianisti moderni prigionieri di dover "inventare" o "proseguire" un linguaggio di cui ormai la Storia del Jazz ci ha già lasciato tanto, forse troppo. Sembrano quasi dei musicisti Classici...
Oggi è venuto il momento di unire, questa è a mio parere l'unica cosa che un jazzista moderno può fare, perchè altrimenti ci si incancrenisce in una ricerca cervellotica e sterile, dove la melodia non esiste più e dove l'ego dei solisti prevale sul linguaggio Universale.
I jazzisti di oggi se ne sbattono di comunicare, se la capiscono da soli e questo gli basta...bene, però non lamentiamoci poi se escono le star del pop (anche strumentali....)
La gente ha voglia di buona musica e di cultura, purchè questa non diventi un "trituracervello" quando non riusciamo ad arrivare alla fine del mese e alla sera siamo stanchi. Non vuoi arrivare alla gente, e vuoi suonare solo per 4 gatti che ti ascoltano? benissimo...
Ma allora non sopporto più nemmeno di vedere migliaia di commenti su coloro che si vendono alla massa con musiche semplici.....
Voglio dire, io non ce l'ho con Ramazzotti o Ligabue perchè riempiono gli stadi e fanno soldi a palate, molti più di me! non me ne frega nulla, io non mi cambierei con loro, non mi sentirei a fare quelle cose. Io voglio fare la mia musica.
La sensazione è che quando parli male di qualcuno (e gli fai un gran favore, tra l'altro!) è perchè una parte di te vorrebbe essere al suo posto....
E allora ammettiamolo, abbiamo triturato i santissimi al popolo con tutti quei fraseggi incomprensibili al 90% della popolazione mondiale! Cerchiamo quindi, questa lingua del Jazz di renderla un poco più comprensibile.
Oggi dobbiamo unire non dividere.
Il Jazz oggi è un linguaggio, una parte della musica, non "LA" musica, non mi stancherò mai di ripeterlo.....
IL JAZZ FUSO CON L'ELETTRONICA: COME UNIRE I GENERI
In mille modi possibili, oggi abbiamo tutto, tutte le sonorità possibili ed immaginabili.
Basta fare musica come 40 anni fa, non ne possiamo più.....I jazzisti continuano a fare come i musicisti Classici o i cantanti Lirici, ormai non c'è più differenza. Continuano a replicare.
Basta scimmiottare il trio di Jarrett, non lo farai mai come lui...Piuttosto fai un trio alla Jarrett e infilaci dentro una bella giapponesina che suona il Koto......arricchisci quel suono!Certo che bisogna rifarsi al passato, ma cercare di innovare, con gli strumenti di oggi.
Io sto facendo una ricerca con l'elettronica. Sto provando a vedere se si può fare musica usando sonorità che non sono standard del jazz, ma di altri generi musicali.
L'elettronica è andata avanti negli anni. Oggi, nel pop, abbiamo sonorità pazzesche che arrivano da ogni parte del mondo e che possono arricchirci. E allora perchè continuare ad evitarle?
Uniamole col jazz......linguaggio universale!!
Allo stesso tempo dico: Perchè nel pop non si rendono conto che la discografia è finita, che è l'ora di dire basta ai talent show, tutti uguali, e dare una strizzatina d'occhio alla cultura?
Potrei proseguire in senso politico: non pensi sia l'ora di dire basta ai "generi" ed unire tutta la musica a dispetto della mafia di destra e di sinistra che nei secoli si è accaparrata quella fetta di pubblico e di cultura?
La trasversalità è l'unica cosa che mi interessa, oggi. Di sentire il 4etto o 5etto jazz oggi non ne posso più, perdonatemi......
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