martedì 9 settembre 2014

PIANISTA ITALIANO

                                                     PIANISTA ITALIANO

Nella mia carriera di pianista jazz e di pianista che ha fuso classica e lirica col jazz ho avuto spesso la fortuna di girare anche all'estero.

Mi piace andare all'estero. Mi piace l'idea di respirare un'atmosfera nuova, cultura nuova, gente nuova, mentalità nuova.

Una marea di volte mi sono confrontato con musicisti stranieri e ogni volta ho potuto riscontrare una cosa: mi sento diverso dagli altri pianisti, mi sento davvero un pianista italiano.

Cosa ha un pianista italiano di diverso? Intanto ha la melodia, vuoi o non vuoi tutto il lirismo ereditato dai nostri grandi Maestri si fa sentire in ogni nota.

Inoltre abbiamo un'affettività verso la musica tutta "latina", cosa che in questo senso ci accomuna coi francesi, spagnoli, portoghesi, argentini, brasiliani e via dicendo.

Infine un pianista italiano ha con sè un dono che ereditiamo da una cultura che non sempre ha a che vedere coll'Arte per come la si intende di solito, semmai coll'Arte dell'arrangiarsi...
Intendo dire che riusciamo ad essere creativi e ad arrangiarci, appunto, in qualsiasi situazione ci si presenti davanti, senza andare "in pappa" come ho visto fare a molti stranieri che se gli cambi una virgola non sanno più che pesci pigliare...

Ecco perché, quando ho la fortuna di girare all'estero per lavoro, mi sento definitivamente un pianista, sì, ma...italiano!

martedì 2 settembre 2014

COMMISTIONE TRA CLASSICA E JAZZ

COMMISTIONE TRA CLASSICA E JAZZ

La commistione tra Classica, Lirica e Jazz è sicuramente una delle mie "mission" più important.
Essa è cominciata anni fa con Puccini jazz e proseguita con, nell'ordine, "Vivaldei jazz le 4 stagioni", "Chopin in jazz", "Verdi in jazz" ("Arrighini suona Verdi") Mozart in jazz ("Effetto Mozart"), "Dr. Classic & Mr. Jazz", "Nothin'but Morricone, "Visioni in Opera"(tributo a Verdi Wagner e Puccini), e adesso "Beethoven in blu", la mia personalissima ed ultimissima rivisitazione del genio tedesco.

DOVE QUESTA COMMISTIONE TRA CLASSICA E JAZZ E' STATA ESPORTATA

Negli anni sono molti i paesi esteri in cui ho esportato la mia commistione tra classica e jazz, soprattutto in piano solo.
L'ho fatto però "toccata e fuga" tanto per restare in tema. Mi sono recato quei 2,3,5,10 gg per il/i concerto/i da fare e via...tornato a casa.

E soprattutto, senza mai pormi il problema di "seminare" in quel luogo, in modo da poter un giorno raccogliere in termini di notorietà e di divulgazione del mio materiale di commistione tra classica, lirica e jazz.

Cosa a cui ho ferma intenzione di rimediare d'ora in avanti.
Da settembre 2014 infatti ho un nuovo manager che si curerà del mio booking & management, Gian Marco Marseglia, italo-inglese con residenza a Cambridge, Londra.
Con lui abbiamo già iniziato a lavorare per far sì che, già a partire dal prossimo anno, in vari paesi dell'Europa e resto del mondo si cominci a sapere chi è Riccardo Arrighini e cosa fa.
Ossia chi è, il suo personaggio, la sua storia, bio e soprattutto la sua commistione di classica, lirica e jazz.