Stasera Ti parlo del mio concerto di Bellagio (CO), dove ho suonato una settimana fa in piano solo "Chopin in Jazz" per la rassegna "Lisztmania", organizzata da Rossella Spinosa, Presidente del Centro Musica Contemporanea oltre che compositrice e concertista, interprete al pianoforte ed al clavicembalo, laureata in legge ed appassionata di letteratura e psicanalisi.
Mi ha fatto molto piacere essere invitato e presente nel cartellone del Festival perchè ero l'unico concerto "fuori dalle righe", infatti la stagione era tutta di musica classica, insomma ero il "pesce fuor d'acqua".....
Mi piace e stimola molto questo ruolo di ospite delle stagioni classiche, in qualche modo ho i riflettori puntati addosso a me, con conseguenti oneri ed onori.
Nella maggior parte dei casi il pubblico è contento, mi dicono che riesco a sdrammatizzare la formalità della classica ed a renderla anche più accessibile all'orecchio dei non addetti ai lavori.
Non manca però chi detesta il mio modo di fare musica, sostengono che la classica va lasciata stare così com'è......In genere è il pubblico più anziano il più puritano, ma non è una regola.
Anzi, spesso tra gli over 60 trovo persone entusiaste del mio lavoro di fusione della Classica e Lirica con il Jazz e mi incoraggiano a continuare (io non ho nessuna intenzione di mollare...).
Inutile dire comunque, che i miei fans più convinti generalmente rientrano in un target compreso tra i 35 e i 60 anni, con qualche eccezione per i giovani dei Conservatori, che arrivano curiosi di sentire i brani che studiano riarrangiati.
Tornando alla serata, sono stato accolto in modo straordinario da Rossella ed il compagno Alessandro che, coadiuvati da Cinzia, Fabrizio ed Arianna, mi hanno veramente coccolato, scarrozzato e trattato nel migliore dei modi.
Anche la rassegna era organizzata molto, molto bene, la location era la splendida villa della Fondazione Rockfeller, con vista mozzafiato sul lago di Como ed il salone veramente consono al tipo di musica.
Salone che si è riempito di un pubblico attento e desideroso di ascoltare la novità del mio "Chopin in jazz", capire come Polacche, Notturni, Improvvisi o Valzer potessero essere tradotti con questo linguaggio.
Ed il risultato, se posso dire, è stato quanto mai riuscito......grandi applausi finali, tanti tanti consensi ed ancora una volta feedbacks positivi sulla naturalezza e freschezza dell'operazione, oltre a sottolineare la mia passione, che sembra essere molto apprezzata.
Avanti così, dunque, la mia "vision" può e deve proseguire con costanza ed impegno al fine di migliorarmi sempre e comunque sia sull'aspetto artistico che di divulgazione del mio nome e di cosa faccio.
In una parola, ci credo.......
Alla prossima,
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........
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