sabato 6 febbraio 2010

"CHOPIN IN JAZZ" (e sperimentazioni teatrali) a FIRENZE!

Sono reduce da una serata pazzesca a Firenze al Teatro del Sale dove ieri sera 5 febbraio ho debuttato con il mio ultimo lavoro "Chopin in Jazz" in piano solo con sperimentazioni teatrali.

Cosa significa questo titolo? Te lo spiego subito.......

Da qualche tempo-6 mesi ca.- molte persone che intervenivano ai miei concerti mi davano feedbacks molto positivi sul mio carisma in palcoscenico e sulla mia disinvoltura.

Fin lì niente di strano, sono nato e cresciuto sul palco ed il mio carattere aperto mi ha permesso di essere naturale ed espansivo da sempre in questa dimensione.

Finchè mi è venuto in mente che potevo mettere a frutto questa riconosciuta naturalezza da "toscanaccio" e provare a cimentarmi con divagazioni al limite del teatrale col pubblico.

Cosa che ho testato in varie occasioni con sempre più successo....

Così ho preso coraggio e, pian piano ho cominciato a lanciarmi in monologhi sempre più lunghi o in veri e propri giochi col pubblico, finchè un giorno arriva un tale, che non mensiono per correttezza, che mi attribuisce perfino una certa dote cabarettistica.

Al che ho seriamente cominciato a pensare che questo poteva per me essere una grande chance.......

Mio papà

Mio padre Franz è stato un pò di tutto, giornalista, compositore, insegnante, critico d'arte e cinematografico, nonchè attore e regista di commedie teatrali toscane in dialetto.

Fin da piccolo quindi non mi sono mai perso nè una rappresentazione da lui curata nè tantomeno le prove degli spettacoli. Addirittura ho spesso seguito anche le sceneggiature che lui stesso scriveva.....

Non voglio dire con questo che sono un attore nato, ci mancherebbe.....solo che certe esperienze ti segnano nel profondo ed entrano inevitabilmente a far parte del tuo inconscio.

E le ritiri fuori quando meno te lo aspetti.......

CHOPIN IN JAZZ" e divagazioni
teatrali del M° Arrighini

Così ieri sera ho debuttato in questa nuova veste anche sul repertorio di Chopin , di cui quest'anno ricorre il bicentenario della nascita e che porto in giro già da alcuni mesi in piano solo.

Pochi giorni fa avevo fatto la stessa cosa su "Vivaldi Jazz le 4 stagioni"-sempre piano solo- a Chioggia, per "Veneto Jazz", dove ho inscenato anche una storia.

L'effetto sul pubblico mi era parso molto molto buono. Idem sui promoters Gabriele Vianelli e Pietro Perini che saluto con affetto.

E ho ripetuto quindi al Teatro del Sale con le mie "sperimentazioni teatrali" sul tema del grande compositore polacco.

Com'è andata? Beh, per me benissimo, mi sono divertito come un matto, anzi come un bambino....

Il posto è il "tempio" di una grande attrice internazionale di teatro, Maria Cassi, la quale non c'era, ahimè.....Chissà cos'avrebbe pensato....

In compenso l'entourage del locale, visto il confronto, non ha esitato a puntare il dito "contro" il mio scoop recitativo. Insomma, non credo che a loro sia piaciuto e credo che neppure a lei sarebbe piaciuto....non hanno capito....io non voglio fare l'attore! Non è questo il punto...

Il punto è che questa è "fusione nella fusione", Classica e Lirica in chiave Jazz e Musica con Sperimentazioni Teatrali"! Mi dicono che è una novità.

Firenze si sa, è una città da sempre abbastanza chiusa alle novità, basti pensare che il mondo del jazz- che conosco molto bene- da anni è chiuso all'ostracismo dei musicisti fiorentini.

Anche il pubblico, tutto sommato, era piuttosto rigido, ho trovato più apertura in Veneto, che dovrebbero essere i "freddi" per antonomasia!!!!

Oggi a mio parere di attori e musicisti bravi ( e basta) ce ne sono tanti, forse troppi.
E'per questo che bisogna essere stra-ordinari. E'il mercato di oggi, non l'ho inventato io.

E per esserlo bisogna unire le cose e l'arte, non dividerla in templi dove si passa solo se si ha una patente che somiglia sempre di più ad una parrocchia di esclusività solo dei palati fini....

La cosa importante è che HO OSATO fare un qualcosa che, a mia memoria, non è stato ancora fatto.......Certo, perfettibile ( e criticabile) in ogni suo punto, compreso quello prettamente pianistico ma, ancora mi dicono, assolutamente nuovo ed originale.

Oggi ho avuto anche il plauso di Giancarlo Fornei, mio coach/ marketer ed amico che saluto con affetto, il quale mi spinge da tempo ad osare e a credere alla mia stra-ordinarietà.

Il pubblico mi è sembrato lì per lì un pò sorpreso, poi sempre più sorpreso e alla fine sorpreso!!
Missione compiuta!!

E poi che vi devo dire, sono sempre più convinto che, se critichi uno, vuol dire che la tua parte frustrata un pò ha avvertito l'odore del pericolo....perchè? Perchè altrimenti uno non lo critichi, scusate il termine un pò volgare, non lo "caghi" nemmeno......era da mò che aspettavo che qualcuno mi criticasse, quindi credo che ho colpito nel segno!!

Cosa faccio? Eh eh, Ti suggerisco di venire a vedere un mio spettacolo, rimarrai sicuramente sorpreso.....

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