Musica Classica riarrangiata
Ormai il riarrangiare la musica classica in chiave jazz sta diventando la mia specialità a tutti gli effetti, mi sento sempre più dentro a questo viaggio, cominciato con Vivaldi e proseguito con Chopin (i miei lavori, appunto, "Vivaldi jazz le 4 stagioni" e "Chopin in jazz").
Ovviamente senza considerare i miei lavori di Lirica, "Puccini jazz" e "Arrighini suona Verdi", appena uscito e da pochi giorni in vendita nei migliori negozi e sul sito www.jazzos.com.
La cosa bella del riarrangiare la classica, specie in piano solo, da una parte è la completa libertà armonico/ritmica che mi consente di spaziare attraverso le sezioni del brano originale e di mescolarle a mio piacimento.
O, altrimenti, di rispettare la forma tradizionale ed eseguirla collo stesso schema della partitura originale.
Dall'altra l'aspetto improvvisativo, quello più stimolante, e qui viene il bello: quando improvviso su uno standard americano, ad esempio, la parte facile è data dall'abitudine al farlo, la difficile è che avendo nelle orecchio 2.000 versioni dei jazzisti di un secolo è più difficile trovare una chiave di lettura nuova.
Invece con un notturno di Chopin è l'esatto contrario: non si ha in testa nessuna esecuzione di quel giro armonico e si improvvisa un pò alla cieca, spaziando tra i vari stili (anche a secondo della serata ed umore) e finisce che c'è il "rischio" di trovare veramente un suono particolare, che forse nemmeno io avevo in testa......
Insomma, è un pò ogni volta come essere un pilota di Formula 1 che ha appena saltato un dosso e si trova davanti una curva a gomito.....ho reso l'idea??
a presto,
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........
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