PIANISTA ITALIANO
Nella mia carriera di pianista jazz e di pianista che ha fuso classica e lirica col jazz ho avuto spesso la fortuna di girare anche all'estero.
Mi piace andare all'estero. Mi piace l'idea di respirare un'atmosfera nuova, cultura nuova, gente nuova, mentalità nuova.
Una marea di volte mi sono confrontato con musicisti stranieri e ogni volta ho potuto riscontrare una cosa: mi sento diverso dagli altri pianisti, mi sento davvero un pianista italiano.
Cosa ha un pianista italiano di diverso? Intanto ha la melodia, vuoi o non vuoi tutto il lirismo ereditato dai nostri grandi Maestri si fa sentire in ogni nota.
Inoltre abbiamo un'affettività verso la musica tutta "latina", cosa che in questo senso ci accomuna coi francesi, spagnoli, portoghesi, argentini, brasiliani e via dicendo.
Infine un pianista italiano ha con sè un dono che ereditiamo da una cultura che non sempre ha a che vedere coll'Arte per come la si intende di solito, semmai coll'Arte dell'arrangiarsi...
Intendo dire che riusciamo ad essere creativi e ad arrangiarci, appunto, in qualsiasi situazione ci si presenti davanti, senza andare "in pappa" come ho visto fare a molti stranieri che se gli cambi una virgola non sanno più che pesci pigliare...
Ecco perché, quando ho la fortuna di girare all'estero per lavoro, mi sento definitivamente un pianista, sì, ma...italiano!
L’esorcista – Tubular Bells – Tema per pianoforte (spartito)
4 settimane fa